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Punture di acari: cosa sono, sintomi e come si curano online

Elty
Revisionato da: Elty~March 14, 2024
5 minuti

Punture di acari: cosa sono

Le punture di acari solitamente sono innocue per l’uomo e causano soltanto prurito e arrossamento, ma in alcuni casi possono provocare infezioni o allergie come asma e raffreddore, specialmente quando non vengono trattate adeguatamente o quando si vive in un ambiente infestato.

Gli acari sono una sottoclasse degli aracnidi e ne esistono circa 30.000 specie differenti che vivono in quasi tutti gli ambienti naturali e antropizzati. Gli acari proliferano in ambienti domestici insediandosi nei materassi, negli asciugamani, nei tappeti e nelle mensole, dunque in luoghi dove si accumula polvere, ma anche in ambienti esterni dove sono presenti piante e legno come giardini e terrazze.

Moltissime specie di acari si nutrono di sebo, detriti cellulari e forfora, motivo per cui vivono costantemente sulla superficie del corpo umano o degli animali. Tra le specie più comuni che vivono sulla pelle degli esseri umani ci sono gli Ixodidi (zecche) che possono causare irritazioni cutanee: nei casi peggiori la puntura di zecca può essere potenzialmente vettore di malattie infettive causate da agenti patogeni come Babesia e Rickettsie.

Le punture di acari più diffuse sono senza dubbio quelle causate dall’acaro della polvere che non sono particolarmente dannose poiché provocano soltanto prurito e arrossamento. Un’altra tipologia di acaro molto comune che però può causare la scabbia sono i Sarcoptidi che scavano minuscole gallerie sotto la cute, dove sono in grado di deporre le uova provocando irritazione: la scabbia è una malattia contagiosa che merita di essere curata con attenzione.

E’ importante precisare che spesso erroneamente confondiamo le punture di acari con punture di insetti, ma stiamo parlando di due specie completamente differenti: gli acari infatti sono aracnidi e fanno parte del phylum degli artropodi. Si suddividono i tre ordini: acariformi, parassitiformi e opilioacariformes.

E’ opportuno sottolineare inoltre che non tutti gli acari mordono, ma quelli in grado di pungere e provocare dermatite sono i Trombiculidae, i Sarcoptes Scabiei e i Demodex. In presenza di una puntura di acaro o insetto, come funziona Elty? Semplice, è possibile effettuare celermente un consulto con un medico esperto di medicina generale oppure con uno specialista del settore come un dermatologo tramite pc o dispositivo mobile: entrambi potranno trarre indicazioni importanti a seconda dei vostri sintomi. Ogni utente ha l’opportunità di fissare una visita online tramite video-consulto online negli orari più congeniali risparmiando quindi tempo e denaro.

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Punture di insetti: cura e rimedi

Le punture di insetti sono assai più diffuse rispetto alle punture di acari e rappresentano un problema col quale abbiamo a che fare quotidianamente. I morsi di insetti come zanzare, vespe, api, calabroni, tafani, pulci e cimici sono un evento piuttosto comune e, nella stragrande maggioranza dei casi, provocano soltanto irritazione, gonfiore, arrossamento e dolore sopportabile: gli insetti non sono soliti attaccare gli essere umani, a meno che non si sentano in pericolo o disturbati. Il vero rischio riguarda le persone che sono allergiche al veleno iniettato dal loro pungiglione: in tal caso può scatenarsi uno shock anafilattico che colpisce il sistema circolatorio e respiratorio e che quindi richiede l’immediato intervento di medico online.

Le persone allergiche alle punture di insetti sviluppano sintomi come vomito , nausea, sudorazione, debolezza, febbre alta, difficoltà a respirare e a deglutire. Coloro che invece non sono allergici possono avvertire prurito, bruciore, gonfiore e arrossamento, ma si tratta di sintomi che generalmente svaniscono da soli nel giro di qualche ora.

In Italia e in Europa le punture di zanzare sono innocue, ma in altri Continenti come Asia, Africa e Sud America possono causare malaria o febbre dengue. In tal caso è importante rivolgersi subito a un esperto. Con Elty è possibile richiedere subito un consulto con un medico online in qualsiasi luogo  vi troviate per analizzare la vostra situazione e i relativi sintomi: in questo modo saranno eliminati i problemi di lingua che si possono riscontrare in un Paese straniero.

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Punture di acari: sintomi più frequenti

Le punture di acari causano generalmente varie forme di dermatite pruriginosa e si presentano con un arrossamento della parte infetta, ma possono anche formarsi delle piccole bolle sulla pelle qualora l’acaro abbia depositato le uova.

Nella maggior parte dei casi il prurito e il rossore non hanno gravi conseguenze e svaniscono nel giro di qualche ora. Quando però il fastidio e l’arrossamento sono più intensi e perdurano nel tempo, allora è possibile che il morso abbia causato una dermatite: in tal caso è necessario consultare subito uno specialista per evitare che l’infiammazione possa causare infezioni, scabbia o rogna.

Alcuni acari sono in grado di scavare piccole gallerie nella cute e di deporre le uova che, quando si schiudono, vedono fuoriuscire le larve che si insediano sulla superficie cutanea. Le lesioni e il prurito che ne derivano possono provocare un fastidio intenso, specialmente nelle ore notturne, che costringono il soggetto a grattarsi frequentemente: ciò contribuisce alla formazione di piccole vescicole che sono sintomo di infezione.

Le punture di acari possono fungere da vettori per agenti patogeni: per esempio il bacillo di Hansen è il batterio che causa la lebbra, mentre la Rickettsia è responsabile della febbre fluviale tipica del Giappone. Esistono persone che invece sono allergiche agli acari e che quindi possono accusare raffreddore, mal di gola, gocciolamento del naso e arrossamento degli occhi, inoltre le punture di acari possono provocare rash cutaneo, formazione di puntini rossi sulla pelle e dermatite atopica. Spesso l’asma è conseguenza dell’allergia agli acari che vengono inalati durante la respirazione.

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Punture di acari: cura e rimedi

Per combattere gli acari e le punture di acari esistono vari rimedi che si possono adottare tra le mura domestiche, anche se è impossibile logicamente eliminare tutti gli acari che vivono negli ambienti che ci circondano.

Per esempio esistono varie forme di prevenzione: utilizzare di frequente l’aspirapolvere anziché la scopa per pulire la casa e i tappeti dove si annidano, rivestire materassi e cuscini con federe appositamente studiate, lavare spesso ad alta temperatura la biancheria per il letto, arieggiare quotidianamente gli ambienti dove si vive, utilizzare materassi in poliuretano o gommapiuma, occuparsi sempre della pulizia dei propri animali domestici.

Qualora il soggetto noti i sintomi di una puntura allora è necessario rivolgersi a un dermatologo che è lo specialista più qualificato per identificare la presenza di una dermatite o di un’infezione. I rimedi per le punture di acari che non scavano nella cute sono solitamente a base di corticosteroidi e antistaminici da assumere per via orale, mentre per quelli che penetrano nella pelle è prevista una terapia antiparassitaria e antibiotica.

Per alleviare il prurito e il fastidio causato da Sarcoptes Scabiei spesso si ricorre all’applicazione di pomate lenitive a base di zolfo o permetrina, mentre nel caso di un morso di Demodex che può aver provocato la scabbia si utilizzano farmaci a base di ivermectina. Se le pomate risultano inefficaci, il medico potrà consigliare l’assunzione di antibiotici che andranno somministrati con cura e precisione. Nei casi peggiori, ossia quando si riscontrano tifo tropicale o lebbra, la cura più indicata è a base di antibiotici.

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