Con il termine neutrofili si intende la tipologia di globuli bianchi o leucociti che viene prodotta nel midollo osseo e che è preposta alla difesa dell’organismo contro infezioni e infiammazioni di tipo batterico. Hanno una durata di vita breve, durante la quale però riescono a scovare e ad eliminare, tramite il processo chiamato fagocitosi, un quantitativo compreso tra i 5 ed i 10 batteri nocivi per il nostro organismo. Vengono chiamati neutrofili in quanto non hanno nessuna tipologia di colorante e per questo vengono definiti neutri.
I granulociti neutrofili sono i globuli bianchi maggiormente presenti nel sangue ed hanno la capacità di riconoscere e di raggiungere la zona colpita da un’infezione, inglobare i virus e i batteri esterni presenti al fine di ucciderli tramite il processo noto come fagocitosi. Hanno una durata di vita di uno o massimo due giorni nei tessuti mentre nel sangue durano poche ore e per questo il midollo osseo ne produce in enorme quantità ogni giorno. La loro funzione maggiore è quella di inglobare ed eliminare i microrganismi patogeni per il nostro organismo.
I granulociti neutrofili sono di grande importanza per la difesa contro batteri e funghi, ma anche per medicare le lesioni, per questo non devono mai essere presenti in numero ridotto nel nostro organismo, il quale altrimenti rischia seriamente di essere esposto alle infezioni con maggiore facilità. Solitamente nel nostro organismo abbiamo a disposizione tra i 1500 ed i 7000 neutrofili per millimetro cubo, ma questo può dipendere anche dal sesso e dall’età del soggetto.
Se vengono rilevati valori troppo bassi di neutrofili dalle analisi del sangue significa che nel paziente i granulociti neutrofili sono inferiori ai 1500 per millimetro cubo, in questo caso si parla di neutropenia, che può presentarsi in maniera lieve oppure grave. Il paziente che ha una quantità inferiore di 1500 neutrofili per millimetro cubo vede aumentare in modo esponenziale la possibilità di infettarsi, necessitando anche di una cura con antibiotico.
Quando si soffre di neutropenia aumenta notevolmente la possibilità di subire infezioni a causa dell’indebolimento del nostro sistema immunitario: può essere sia congenita sia scaturita da cause come l’alcolismo o l’assunzione di farmaci, o ancora derivante da effetti collaterali provocati dalle chemioterapie o da una sottoproduzione da parte del nostro corpo a causa di tumori.
Con il termine neutrofilia si intende invece quando viene rilevato un quantitativo eccessivo di neutrofili rispetto ai valori normali, dovuto a cause quali l’uso di determinati farmaci, dallo stress o anche da infezioni e malattie batteriche. Anche parassiti, virus e funghi possono aumentare solitamente il numero dei granulociti neutrofili presenti nel corpo di una persona.
Al pari dei neutrofili, i linfociti fanno parte dei globuli bianchi che vengo generati dal midollo osseo. Se in contemporanea si registrano linfociti alti e neutrofili bassi non è necessario preoccuparsi particolarmente, in quanto un eccesso di produzione dei linfociti può ricollegarsi ad una situazione nella quale il nostro organismo subisce un attacco magari da parte di un virus influenzale, ma anche può essere causato da un banale mal di gola e altre situazioni che provocano quindi una produzione maggiore dei linfociti.
Quando i neutrofili sono bassi e quindi inferiori a 1500 per millimetro cubo, si parla di neutropenia, la quale non arreca precisi sintomi e che viene quindi scoperta da chi ne è affetto soltanto al momento del manifestarsi di un’infezione.
Quando il paziente ha i neutrofili eccessivamente bassi può subire ed essere esposto a gravi infezioni batteriche o soffrire anche di infezioni ricorrenti ed essere dunque costretto a ricorrere ad uno abituale uso degli antibiotici.
Il numero dei neutrofili può però anche aumentare rispetto alla norma e quindi in questa circostanza si parla di neutrofili alti. I neutrofili possono aumentare a seguito di lesioni o ustioni ed anche l’utilizzo di specifici farmaci può essere causa dell’innalzamento del numero dei neutrofili così come le infezioni.
Solitamente l’innalzarsi del numero dei neutrofili, che viene detto leucocitosi, è sintomo che il nostro sistema immunitario sta agendo in maniera sana contro virus o infezioni. Nella maggior parte dei casi l’aumento dei neutrofili non causa grossi rischi, che sono dunque commisurati ai motivi che hanno portato lo svilupparsi dell’aumento dei neutrofili. Se però l’aumento è causato da quei tumori che colpiscono la pelle derivanti dallo svilupparsi delle linee di cellule mieloidi e linfoidi, allora i rischi aumentano notevolmente. La neutrofilia è nella maggior parte dei casi priva di sintomi.
Questi i principali sintomi che possono scaturire da una quantità minore o superiore di neutrofili rispetto ai valori normali.
Quando i neutrofili sono bassi l’organismo è più facilmente vulnerabile alle infezioni come per esempio la mononucleosi, il morbillo o la varicella che provocano una riduzione dei neutrofili così come il tifo. In tal caso è necessario seguire le prescrizioni di uno specialista ed agire in maniera tempestiva.
Se invece nei nostri valori si registrano neutrofili alti, quando preoccuparsi? Nella maggior parte dei casi non c’è nulla di seriamente pericoloso. Anche un periodo di stress, un ictus, dormire poche ore a notte o l’uso di farmaci può provocare l’aumento dei neutrofili. Le donne in gravidanza ad esempio vedranno aumentare il numero dei neutrofili, che però non deve destare particolare apprensione in quanto il corpo ne produce in quantità maggiore perché sotto stress.
I neutrofili alti sono altresì causati da un normale processo del nostro organismo che tramite i neutrofili combatte le sostante estranee e quindi sono gli eventi come le infezioni causate da funghi o batteri che il nostro corpo per ostacolarle ed eliminarle produce un quantitativo maggiore di neutrofili.
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Partiamo con il dire che una giusta attività fisica abbinata ad uno stile di vita nel quale si evitano alcool e fumo sono sicuramente indicati per mantenere dei valori adeguati dei neutrofili. In caso di neutrofili bassi può capitare che il medico ci consigli l’utilizzo di antibiotici, di vitamine o la somministrazione di farmaci specifici a seconda della malattia che ha causato l’abbassamento del numero dei neutrofili. In casi estremi, se si soffre di neutrofili bassi, può essere necessario un trapianto di midollo osseo.
Se si riscontrano valori troppo alti di neutrofili, le analisi del sangue sono consigliate per verificare potenziali patologie, ma nei casi di lieve entità non necessitano di alcun tipo di cura. Dopo aver svolto le analisi del sangue è necessario che il nostro medico analizzi i valori attentamente per capire se una quantità eccessiva di neutrofili può essere causata da una malattia presente nel nostro corpo. Una volta scoperta la patologia di cui soffriamo il medico potrà consigliarci come intervenire in maniera specifica.
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Uno stile di vita sano, in particolare per quanto riguarda l’alimentazione, è un modo sicuro per aumentare il numero dei neutrofili. Il cibo contenente vitamina C consente di fortificare il proprio sistema immunitario e anche utilizzare integratori alimentari, previo consiglio medico, sono sicuramente modalità consigliate per aumentare i neutrofili nel corpo. In certi casi il ricovero in ospedale unito all’utilizzo di antibiotici consentono, una volta terminata l’infezione, di ripristinare livelli adeguati dei neutrofili. In casi in cui si è affetti dalla leucemia può essere indicata come cura per i neutrofili bassi il trapianto di midollo osseo, mentre altre volte il medico può consigliarci di utilizzare specifici farmaci.
I neutrofili alti in gravidanza non devono destare particolare preoccupazione poiché il corpo ne produce in quantità maggiore per lo stress causato proprio dalla gravidanza e l’aumento di neutrofili non deve quindi essere collegato ad una malattia, bensì allo sforzo che il corpo compie durante questa fase. Naturalmente la cosa migliore da fare è portare ad analizzare gli esiti delle ecografie, che normalmente vengono svolte durante la gravidanza, da un medico qualificato, in modo tale che possa escludere altre complicanze.
Con il termine neutrofilia s’intende l’aumento del quantitativo di neutrofili circolanti nel nostro corpo e che può essere generato da una grande varietà di situazioni quali lo stress, la gravidanza o il parto, ma anche un’eccessiva attività fisica o il subire traumi o lesioni. Vale la pena dunque ricordare che il numero medio di neutrofili presenti nel corpo varia dai 1500 ai 7000/8000 e che quindi con neutrofilia si intende un quantitativo di neutrofili maggiore di 8000/9000 per millimetro cubico.
Con il termine neutropenia si intende quando il nostro corpo presenta all’interno un numero di neutrofili circolanti inferiore ai 1500 per millimetro cubo. La neutropenia rende chi ne viene colpito più facilmente esposto al rischio di infezioni, in molti casi di natura batterica. Nella maggior parte dei casi la neutropenia è priva di sintomi anche se la febbre per esempio è un importante indicatore soprattutto per le situazioni più gravi. I motivi che portano alla neutropenia sono vari come per esempio la mancanza di vitamine, l’uso di alcuni farmaci, ma anche una minore produzione da parte del midollo osseo provocata da tumori e anche da malattie congenite
Quando il numero dei neutrofili presenti nel nostro organismo è maggiore di 8000/9000 per millimetro cubo significa che abbiamo un numero di neutrofili alto e spesso vuol dire che ne stiamo producendo un quantitativo superiore alla media per reagire ad infezioni batteriche. Al contrario parliamo di neutrofili bassi quando il loro numero scende al di sotto delle 1500 unità per millimetro cubo. A causare la cosiddetta neutropenia possono essere patologie del sangue, malattie infettive come l’influenza o anche la carenza di vitamine La mancanza dei neutrofili che scorrono nel nostro corpo può arrecare gravi danni al nostro corpo maggiormente esposto alle infezioni batteriche di vario tipo.