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Quando Ricorrere alla Tecarterapia: Indicazioni e Benefici

Revisionato da: Elty~April 18, 2024
8 minuti

Tecarterapia: cosa è e chi se ne occupa

La tecarterapia è una tecnologia innovativa nel campo della fisioterapia, che sta acquisendo sempre più importanza sia tra gli specialisti che tra i pazienti per via dei suoi numerosi effetti benefici. Il termine tecarterapia deriva dall’acronimo tecar, il cui significato è: trasferimento energetico capacitivo e resistivo.

Questa tecnica si fonda sull’impiego di correnti elettriche per sollecitare il processo di guarigione naturale del corpo, senza risultare invasiva e diminuendo considerevolmente il dolore per il paziente. La tecarterapia viene gestita da fisioterapisti qualificati che, grazie al loro percorso di studi, conoscono accuratamente il funzionamento del corpo umano e di come reagisce a varie tipologie di terapia. 

I fisioterapisti utilizzano un apparecchio di tecarterapia per applicare un tipo di energia in grado di penetrare nei tessuti del corpo, favorendo la circolazione sanguigna, l’attività cellulare e incentivando il recupero da lesioni muscolari, distorsioni, infiammazioni e dolori articolari. 

Una delle caratteristiche principali della tecar è la capacità di agire in modo mirato, arrivando fino agli strati più profondi dei tessuti, ossia quelli maggiormente complicati da trattare con i metodi tradizionali.

L’efficacia della tecarterapia si espande verso una molteplicità di applicazioni, tra cui il trattamento di condizioni acute e croniche del sistema muscolo-scheletrico, ad esempio dolori alla schiena, lesioni sportive, artrite e tendiniti. 

Inoltre la tecarterapia permette di migliorare la circolazione sanguigna e di stimolare i processi di ristabilimento naturali, dimostrandosi vantaggiosa anche nella gestione del dolore e nella diminuzione delle tempistiche di recupero successive a un intervento chirurgico o a un trauma. 

Un altro quesito importante a cui rispondere riguarda la tecarterapia dopo quanto fa effetto: diciamo pure che il tempo necessario affinché faccia effetto varia notevolmente di paziente in paziente. Non vi è quindi una risposta precisa su quanto velocemente si possano avvertire i benefici della tecarterapia, ma solitamente un buon numero di pazienti comincia a percepire un miglioramento delle proprie condizioni di salute già dopo le prime sedute

Il progresso iniziale è generalmente legato alle capacità della tecarterapia di stimolare il flusso sanguigno e ridurre l’infiammazione, generando un sollievo dal dolore e un aumento della mobilità in tempi brevi. 

Bisogna però considerare che, nonostante alcuni avvertano un sollievo quasi immediato, la tecar agisce con più efficacia se inserita in un programma terapeutico che prevede un certo numero di sedute distribuite nel tempo in base al piano ideato dal fisioterapista.

Il processo di ripresa promosso dalla tecarterapia è cumulativo e ciò significa che i benefici tendono a manifestarsi gradualmente con ogni seduta. Per condizioni croniche o complesse può rendersi necessario un ciclo più lungo di trattamenti per ottenere miglioramenti considerevoli. 

In situazioni di questo tipo i pazienti possono iniziare ad osservare i reali benefici della tecarterapia solo dopo varie sedute. Infine un fisioterapista esperto prende in considerazione la condizione specifica di ogni paziente, adattando il trattamento adeguato e mirato in base alle sue esigenze. 

Per la tecarterapia i costi in Italia nelle cliniche private si aggirano solitamente tra i 30 e i 50 euro per una singola seduta, ma è possibile talvolta mettersi d’accordo per un prezzo totale che comprende più visite.

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Tecarterapia: come funziona

Il concetto chiave della tecarterapia è l’idea di trasferimento energetico al tessuto biologico tramite due modalità: quella capacitiva e quella resistiva, da cui deriva appunto il nome tecar.

La differenza tra queste due modalità risiede nel tipo di tessuti del corpo umano che mirano a stimolare, approfittando della loro capacità di condurre energia elettrica e trasformala in calore. 

Nella modalità capacitiva, l’energia viene trasferita per via di un elettrodo coperto da un materiale dielettrico, grazie a cui è possibile concentrare l’effetto sulle zone più superficiale del corpo, come i muscoli e il tessuto connettivo.

L’energia scorre dall’elettrodo al corpo, in virtù del movimento dei campi elettrici, producendo calore per effetto Joule, il quale favorisce l’aumento della circolazione sanguigna e l’attivazione dei processi metabolici che stimolano la riparazione e il recupero dei tessuti.

La modalità resistiva si focalizza, dal canto suo, sui tessuti con maggiore resistenza quali i tendini, le articolazioni e le ossa. L’energia elettrica supera la barriera generata dai tessuti più resistenti, penetrando più in profondità e provocando calore interno, collaborando nel ridurre l’infiammazione, alleviare il dolore e promuovere la guarigione.

Il calore prodotto dalla tecarterapia non è un calore superficiale, ma ha origine all’interno dei tessuti stessi, sostenendo un’efficace dilatazione dei vasi sanguigni. L’incremento della circolazione sanguigna porta ossigeno e nutrienti essenziali nelle zone trattate, accelerando i processi di riparazione cellulare e assistendo nella rimozione delle tossine.

Il calore supporta anche il rilassamento dei muscoli tesi, scongiurando spasmi e contratture e offrendo un significativo effetto analgesico.

Un vantaggio fondamentale della tecarterapia è che stimola il corpo ad auto-guarirsi: in sostanza, anziché agire in modo invasivo, questa tecnica moderna supporta e accelera i meccanismi naturali di ripresa del corpo. 

Tecarterapia ginocchio: come funziona

La tecarterapia ginocchio è tra le più diffuse e consiste nell’applicazione mirata della terapia all’articolazione del ginocchio con l’obiettivo di stimolare i processi di ristabilimento interni, migliorare la mobilità e ridurre il dolore.

Il trattamento viene spesso personalizzato al fine di affrontare varie condizioni quali l’artrosi del ginocchio, lesioni ai legamenti, tendiniti, gonfiori post-operatori o post-traumatici e altre problematiche legate al ginocchio.

Nel corso di una seduta di tecarterapia ginocchio, il fisioterapista utilizza l’apparecchiatura per applicare energia sia in modalità capacitiva che resistiva, in base alla natura del tessuto colpito e della situazioni da trattare. 

La modalità capacitiva per esempio consente di curare i tessuti molli intorno al ginocchio quali i muscoli e i legamenti, potenziando la circolazione e diminuendo l’infiammazione. 

La modalità resistiva, invece, affonda più in profondità, raggiungendo le strutture più dense quali il tessuto cartilagineo e le ossa, incoraggiando il recupero in caso di artrosi o lesioni più acute.

La tecarterapia ginocchio si caratterizza per essere in grado di offrire un trattamento personalizzato che risponde alle esigenze dell’articolazione del paziente, senza la necessità di farmaci o procedure invasive.  

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Tecarterapia: quando farla

La tecarterapia è un procedimento versatile che si adatta a svariate situazioni e può essere utilizzata in diversi passaggi del processo di ristabilimento. 

La scelta su quando cominciare la tecarterapia deve essere presa da un professionista, al termine di una valutazione specifica del caso e degli obiettivi terapeutici da raggiungere. 

Ecco quali sono generalmente le situazioni più frequenti che richiedono di prenotare la tecarterapia

- Nei casi di lesioni acute come distorsioni, strappi muscolari o contusioni, la tecarterapia impiegata nelle fasi iniziali consente di limitare l’infiammazione e il dolore. L’energia termica induce ad una rapida diminuzione del dolore e stimola i processi di riparazione dei tessuti;

- Al termine della fase acuta di un infortunio, la tecar diventa un prezioso strumento per supportare il recupero funzionale, in quanto stimola la circolazione sanguigna e l’attività cellulare e aiuta a ripristinare la mobilità e a rinforzare i tessuti;

- Pazienti con problemi articolari cronici quali l’artrosi o con patologie muscolo-scheletriche possono trarre beneficio evidente dalla terapia;

- Gli atleti o individui che svolgono attività fisica regolare utilizzano, la tecarterapia a scopo preventivo per preparare i muscoli allo sforzo e diminuire le possibilità di un infortunio;

- Dopo interventi post-chirurgici, in particolare quelli ortopedici, questa tecnica è valida per accelerare i tempi di recupero;

- La tecarterapia è utile per alleviare tensioni muscolari e stress e a sciogliere le contratture contribuendo al relax del corpo umano.

Tecarterapia controindicazioni: quali sono

Nella tecarterapia le controindicazioni costituiscono un elemento importante di cui il paziente e il fisioterapista devono tenere conto. Vi sono infatti alcuni contesti in cui l’utilizzo può non essere consigliato a causa di un potenziale rischio di effetti collaterali o di un peggioramento delle condizioni preesistenti. 

Nella tecarterapia le controindicazioni hanno a che fare con quelle situazioni in cui l’applicazione di calore e l’attivazione dei processi biologici potrebbero risultare dannosi o portare a complicazioni.

La presenza di dispositivi elettronici impiantati, quali pacemaker o defibrillatori, potrebbe influire negativamente con i campi elettrici generati dalla macchina di tecarterapia, ponendo la salute del paziente potenzialmente a rischio.

Ma anche eventi quali la gravidanza richiedono cautela da questo punto di vista, poiché si possono rischiare implicazioni sulla salute del feto. La presenza di tumori è un altro fattore legato alle controindicazioni dato che l’incremento della circolazione sanguigna rischia teoricamente di partecipare alla crescita e alla diffusione delle cellule tumorali. 

Inoltre le infezioni, i disturbi della coagulazione o zone con infiammazioni gravi, nelle quali l’applicazione di calore potrebbe scaturire un peggioramento del quadro clinico, fanno parte di quelle condizioni specifiche che limitano l’uso della tecarterapia. 

L’eventuale peggioramento dopo tecar fa riferimento a situazioni in cui il paziente sperimenta un incremento del dolore o del disagio nelle aree trattate seguente ad una seduta. Si tratta, il più delle volte, di un fenomeno temporaneo ed è ritenuto parte del processo di guarigione. 

Vi sono circostanze in cui l’attivazione dei tessuti e l’aumento della circolazione sanguigna possono inizialmente intensificare la fase di dolore. Generalmente, l’effetto dovrebbe dissiparsi entro poche ore o giorni, lasciando spazio ai benefici a lungo termine della terapia. Il fisioterapista che si occupa del paziente può decidere di modificare l’intensità della terapia, la sua frequenza o valutare altre opzioni di cura.

FAQ Tecarterapia: le risposte alle domande più frequenti

A cosa serve la tecarterapia?

La tecarterapia è utilizzata per trattare numerose condizioni tra cui dolore muscolare e articolare, lesioni sportive, problemi articolari, accelerare il recupero dopo interventi chirurgici, migliorare la circolazione sanguigna e aiutare nella cura di patologie quali l’edema.

Quanto costa la tecarterapia?

In Italia una seduta di tecarterapia costa mediamente tra i 30 euro e i 50 euro in ambito privato.

Quanto dura una seduta di tecarterapia?

Il tempo necessario per una seduta di tecarterapia è solitamente compreso tra i 20 e i 30 minuti.

Come si fa la tecarterapia?

Si inizia con il paziente che viene fatto sedere o sdraiare e viene fatta scoprire la zona da trattare per facilitare l’applicazione del dispositivo. In seguito viene posto un gel conduttivo che aiuta a trasmettere efficacemente l’energia elettromagnetica dalla macchina al corpo senza arrecare disagio. Il fisioterapista decide quale modalità utilizzare tra quella capacitiva e resistiva in base alla tipologia di tessuti presenti nell’area da trattare. I tessuti molli vengono trattati con la tecarterapia capacitiva, mentre quelli maggiormente resistenti con la tecarterapia resistiva. Lo specialista muove l’elettrodo mobile sull’area interessata e il paziente avverte una sensazione di calore. Una volta terminato il procedimento il gel viene rimosso dalla pelle e il paziente può riprendere le sue attività quotidiane.

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