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Radiografia: cosa è, come funziona e quando prenotarla

Revisionato da: Elty~March 12, 2024
8 minuti

Radiografia: cosa è e a cosa serve

La radiografia è un esame che si serve dell’utilizzo di onde elettromagnetiche, chiamate raggi X, mediante le quali è possibile ottenere immagini, poi rielaborate e trasmesse ad un rilevatore, di varie parti del corpo del paziente. Tramite questa diagnostica per immagini si riesce infatti ad analizzare i denti e le ossa, ma anche i muscoli, gli organi interni e i vasi sanguigni.

Le ossa, e lo scheletro in generale, vengono evidenziate in maniera diversa rispetto ai muscoli o alla pelle, in quanto le prime, essendo più massicce, risultano essere più chiare a differenza degli altri tessuti. Le immagini che ci vengono fornite tramite i raggi X poi rielaborati servono per accertare eventuali patologie in corso e quindi se vi sono anomalie indesiderate.

La radiografia è un esame privo di dolore e con il progredire della tecnologia è sempre meno invasivo per il paziente: le radiazioni ionizzanti utilizzate non sono dannose, anche se è bene non ripeterlo frequentemente. Naturalmente deve essere un medico specializzato a prescrivere un qualsiasi esame radiologico, in particolare per le donne in gravidanza, per le quali viene svolta l’ecografia solo in caso di assoluta necessità al fine di non mettere in pericolo lo sviluppo del feto.

Vi sono varie tipologie di radiografia da approfondire. Una di queste è la radiografia al torace grazie alla quale è possibile visionare i polmoni, i vasi sanguigni, il cuore e le ossa presenti in quella zona ed è molto utile per prevenire pleuriti o patologie ai polmoni dalle quali possono scaturire polmoniti o altre complicanze.

Una tipologia di radiografia molto comune è la radiografia dei denti che viene impiegata per scovare cisti, carie poste tra due denti, ascessi e per le estrazioni del dente del giudizio. Vi sono vari generi di radiografie ai denti come per esempio il bitewing, la radiografia periapicale o la tomografia computerizzata. In generale è un esame molto rapido da svolgere per il paziente e che spesso può essere svolto direttamente dal proprio dentista se dispone dei macchinari necessari.

Vi è poi la radiografia dei piedi che non è dolorosa e dura pochi minuti. Viene impiegata per poter ottenere immagini nitide delle 26 ossa che compongono il piede, in particolare in caso di fratture, oppure per visionare un possibile tumore o per controllare lo sviluppo di patologie quali l’artrosi o infezioni come le artriti.

Per diagnosticare in maniera efficace la presenza di calcoli nella zona addominale si impiega la radiografia calcoli cistifellea, un tipo di esame per nulla complesso che si serve degli ultrasuoni.

Quest’ultimi evidenziano con efficacia la possibile presenza dei dolorosi calcoli, che sono “sassolini” di piccole dimensioni che è sempre bene tenere sotto controllo e sotto osservazione medica perché possono provocare infezioni. Grazie a questo tipo di diagnosi è possibile escludere la presenza di eventuali tumori e si possono esaminare infiammazioni, lussazioni, calcificazioni e fratture.

Se il paziente necessita di verificare se vi sono patologie alla colonna vertebrale dovrà sottoporsi a una radiografia alla schiena, mediante la quale sarà possibile scovare lesioni come l’artrosi, la scoliosi o fratture vertebrali. Anche questo tipo di esame non è invasivo, pur utilizzando i raggi X.

Un altro esame che è possibile eseguire è la radiografia dell’ernia al disco, anche se solitamente per analizzare tale patologia è preferibile utilizzare la risonanza magnetica o la TAC. Un gran numero di ernie del disco non sono individuabili tramite la radiografia, tuttavia può essere comunque prezioso ed utile prenotarla in quanto può escludere fratture, ma anche tumori o malformazioni.

Infine, tra gli esami radiologici più gettonati, c’è la radiografia al ginocchio, anch’essa condotta mediante l’utilizzo di raggi X. E’ necessaria per individuare fratture, lussazioni, malformazioni e processi degenerativi, infettivi o infiammatori, inoltre non ha effetti collaterali.

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Radiografia: come funziona e preparazione

La radiografia è una tipologia di esame che si serve dell’uso dei raggi X al fine di ricavare immagini interne e dettagliate del nostro corpo. Il paziente viene fatto sistemare in maniera tale da permettere al medico di acquisire l’immagine ottimale della parte del corpo che si desidera analizzare. Da sottolineare che la radiografia è completamente indolore, ma che il soggetto deve rimanere immobile.

Viene poi preparata ed azionata la macchina per la radiografia, solitamente ubicata frontalmente rispetto alla zona del corpo da esaminare: tale macchinario è in grado di emettere le radiazioni necessarie che attraversano il corpo del paziente andandosi ad impressionare sulla pellicola radiografica. Sulla pellicola radiografica si crea infatti un’immagine bidimensionale, tramite la quale si possono quindi distinguere i tessuti e le strutture che devono essere analizzate.

La preparazione per una radiografia dipende principalmente da qual è la parte del corpo del paziente che bisogna analizzare. Generalmente prima di una radiografia è bene informarsi con il medico nel caso in sia necessario o meno digiunare prima dell’esame. È consigliato indossare un vestiario comodo e di non presentarsi con oggetti di metallo come piercing, gioielli o occhiali.

Per le donne in gravidanza è molto importante confrontarsi con il medico di fiducia prima di decidere se procedere o meno con la radiografia: se non proprio necessario, infatti, si possono prenotare esami differenti senza raggi X, dato che possono essere nocivi per il feto.

A questo punto entra in gioco l’importanza di un consulto medico che permette di ricevere un riscontro in tempistiche brevi. Tramite la piattaforma Elty è possibile prenotare una visita con uno specialista qualificato in radiografia a prezzi convenienti e in modo semplice e rapido, senza lunghe attese. E' sufficiente avere a disposizione uno smartphone o un computer dal quale effettuare la prenotazione tramite la App o il sito web di Elty.

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Radiografia: quando prenotarla

La radiografia è certamente utile per diagnosticare una patologia, un tumore o eventuali anomalie in varie zone del corpo, è altresì impiegata per diagnosticare problemi intestinali, polmoniti, malattie cardiache e lesioni di qualsiasi genere.

Riuscire ad identificare in maniera tempestiva una patologia è di grande importanza, in quanto può permettere ai medici di curarla per tempo e con la massima efficacia. La radiografia è inoltre fondamentale per esaminare e tenere sotto controllo lo stato di salute del paziente nel corso del tempo, per verificare ad esempio la progressione di una determinata patologia di cui siamo già a conoscenza.

La radiografia viene poi utilizzata per il monitorare l’efficacia di una cura: nel caso in cui si è affetti da un tumore è possibile verificare se sta regredendo oppure se si sta allargando nonostante i rimedi intrapresi.

In definitiva, la radiografia rappresenta uno strumento estremamente valido sia per la prevenzione sia per individuare la cura adeguata per una patologia.

Radiografia: quanto costa e quanto dura

Il costo di una radiografia dipende dalla zona del corpo che andremo ad esaminare, ma anche dal tipo di radiografia e dalla struttura presso la quale viene svolta.

In alcune nazioni la radiografia è più costosa mentre in altre può essere addirittura gratuita. In Italia generalmente ha un prezzo che oscilla tra i 17€ e i 45€ se volta in una struttura pubblica, mentre in cliniche private la tariffa parte da un minimo di 50€ per la stragrande maggioranze delle radiografie, anche se alcune possono arrivare a costare 150€.

Per quanto riguarda la durata complessiva, la radiografia è solitamente un tipo di esame breve e che nella maggior parte dei casi richiede al massimo 10 minuti. L’importante è rimanere immobili durante il suo svolgimento.

FAQ ecografia: le risposte alle domande più frequenti

Come smaltire le radiazioni delle radiografie?

Pur non rappresentando un rischio significativo per la salute, in quanto le radiazioni emesse da una radiografia sono nella maggior parte dei casi a bassa energia, è molto importante consultare il proprio medico ed eseguire questa tipologia di esame solo nelle situazioni necessarie. Le radiazioni non possono essere smaltite, ma bisogna aspettare la loro eliminazione naturale nel corso del tempo. Le radiografie contengono materiali inquinanti e tossici che necessitano di essere smaltiti nella maniera corretta. Vi sono centri di raccolta per questo tipo di rifiuti in alcuni ospedali delle nostre città oppure se ne occupano aziende specializzate, in quanto questi materiali vanno trattati in maniera sicura poiché rischiano di contaminare l’ambiente.

Quanto costa una radiografia senza impegnativa?

Il costo di una radiografia senza impegnativa varia a seconda della clinica scelta e dei macchinari che vengono messi a disposizione, oltre al fatto che il prezzo può variare da regione a regione. Vale la pena ricordare che la radiografia non è un esame costoso, in genere al massimo richiede 45€/50€. Mediamente le differenze tra ospedali pubblici e privati sono di qualche decina di euro, ma bisogna aggiungere che le strutture pubbliche soffrono la scarsa organizzazione e l’intasamento che hanno portato ad un aumento dei prezzi riducendo dunque le differenze con le cliniche private. Una radiografia al torace senza impegnativa, ad esempio, oscilla tra i 25€ ed i 150€ in base alla struttura scelta.

Dove si buttano le radiografie?

Le radiografie, pur non essendo catalogate come rifiuti speciali, necessitano uno smaltimento attento e consapevole. Le radiografie vanno gettate nell’indifferenziato in quanto sono costituite da materiali diversi come la plastica, la carta e la cellulosa e il nitrato d’argento. Soprattutto a causa di quest’ultimo materiale è bene non disperdere le radiografie in maniera sconsiderata. In alcuni comuni è inoltre previsto il ritiro tramite alcuni consorzi che poi provvedono a separarle e recuperarle. Riciclare le radiografie è certamente la soluzione migliore per la natura e per l’ambiente.

Quanto tempo deve passare tra due radiografie?

È molto importante ascoltare e attenersi alle indicazioni del proprio medico senza esporsi alle radiazioni in maniera eccessivamente frequente, in quanto possono essere rischiose per la salute. In ogni caso è il professionista che stabilisce con cognizione di causa se e quando effettuare una radiografia. Può succedere che il medico consigli ad un paziente di ripetere una radiografia non prima di aver aspettato un determinato periodo di tempo. In altri casi, come per una malattia di tipo cronico, il medico che monitora tale patologia potrebbe suggerire, dopo un’attenta analisi, di effettuare la radiografia in maniera più regolare rispetto alla normalità.

Con la radiografia si vedono i tendini?

La radiografia non riesce a ottenere immagini dei tendini, ma è comunque in grado di evidenziare possibili problematiche ai tendini come per esempio le calcificazioni. I tendini sono formati in maniera maggiore da tessuto connettivo che non essendo particolarmente denso fatica ad assorbire i raggi X. Per avere una migliore visione dei tendini può essere utile dover svolgere esami quali l’ecografia o la risonanza magnetica. In ogni caso i tendini possono essere riprodotti in maniera indiretta su una radiografia grazie alla loro relazione con i muscoli circostanti e le ossa.

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